Capodimonte
Il Museo Nazionale di Capodimonte, immerso nel parco omonimo, ospita una delle collezioni più vaste e ricche d’Italia. Nato come palazzo reale, fu destinato poi ad accogliere tutte le acquisizioni e tutti i lasciti dei regnanti di Napoli, fino a diventare lo scrigno della ricchezza del collezionismo della città.
Salito il monumentale scalone, vi immergerete immediatamente nello splendore e nel pregio della collezione Farnese: Tiziano, Masolino, Masaccio, cartoni di Raffaello e Michelangelo… La grande storia dell’arte moderna italiana è sistemata al primo piano, in un succedersi di sale, collocate sia in ordine cronologico che geografico. In coda al primo piano, lo spettacolo degli appartamenti reali, per rivivere i fasti dell’epoca borbonica e di quella neoclassica.
Il secondo piano è interamente dedicato all’arte napoletana: dalle tracce medievali, passando per Simone Martini ed il primo Rinascimento, si arriva al Cinquecento, nel manierismo riformato delle chiese napoletane. In fondo al corridoio, con un punto focale luminosissimo, la “Flagellazione” di Caravaggio apre al periodo più ricco e fecondo di Napoli: incontrerete Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Luca Giordano… Giungendo ai quadri di genere del Rococò napoletano.
Il terzo e ultimo piano invece ospita la collezione permanente di arte contemporanea: ad accogliervi ci sarà il “Grande Cretto” di Burri, e subito il vostro sguardo sarà rapito dall’esplosione di colori del Vesuvius di Andy Warhol, donato alla città in seguito al grande sisma del 1980.
Tutto sorprende a Capodimonte: gli interni ricchissimi corrispondono agli esterni meravigliosi, in un bosco sterminato e panoramico, dove concludere la vostra giornata.