I Tesori Nascosti di Napoli
Napoli è uno scrigno pieno di tesori nascosti… Pronti a scoprirli con noi ?
Santa Luciella ai Librai
Il primo che scopriamo è la chiesa di Santa Luciella ai Librai.
A due passi dall’affollatissima via San Gregorio Armeno, c’è questa piccola meraviglia incastonata tra i vicoli del centro storico.
La prima sala che vi accoglierà, con il suo preziosissimo piancito di maioliche originali e di manifattura napoletana, nasconde un vero e proprio tesoro sottostante: scenderete verso un piccolo, ma austero ambiente totalmente adibito a terra santa, un vero e proprio piccolo cimitero privato.
L’atmosfera qui è molto suggestiva, e diventa unica quando lo sguardo si posa sul famoso “teschio con le orecchie”: un piccolo cranio, che si dice ascoltasse i dolori e le preghiere del popolo napoletano.
Abbiamo la fortuna di visitare questo posto unico genere, grazie agli amici dell’associazione culturale RespiriamoArte: dopo anni di sacrifici e lavoro duro, sono riusciti a rendere fruibile a tutti noi questo luogo magico, specchio dell’anima di Napoli.
Il Chiostro Maiolicato della Basilica di Santa Chiara
Oltre l’aspetto austero della Basilica di Santa Chiara, si accede alla parte più preziosa del complesso monumentale: il Chiostro delle Clarisse, anche detto Chiostro delle Maioliche.
Vi immergerete immediatamente in un’atmosfera unica: una pace quasi mistica accompagnerà la vostra visita, guidandovi verso un tripudio di colore e decorazioni preziosissime.
Domenico Antonio Vaccaro fu l’architetto napoletano che si preoccupò del nuovo aspetto del chiostro: pur lasciando intatta l’originaria struttura gotica del chiostro, creò nella parte centrale due ampi viali interni dividendo cosi l’antico chiostro in quattro settori – due sistemati a giardino all’italiana con siepi e fontane, e due destinate ad agrumeto.
I pilastri ed i muretti vennero ricoperti da stupende mattonelle policrome in gusto rococò realizzate dai “riggiolari” napoletani Donato e Giuseppe Massa, riprendendo motivi floreali e vegetali.
Soprattutto durante le giornate in cui splende il sole, visitare questo posto meraviglioso permette davvero di sognare ad occhi aperti!
Sant’Anna dei Lombardi
Sant’Eligio Maggiore
Tra le affollate e caotiche strade della zona antica marittima di Napoli, vi sorprenderà questo maestoso complesso, intitolato a Sant’Eligio Maggiore.
Si trova proprio accanto alla famosa Piazza Mercato: è un luogo importantissimo e ricorrente nella storia di Napoli, in quanto era la piazza destinata alle esecuzioni capitali che, molto spesso, decretavano la fine o l’inizio della fasi storiche della città.
Le forme medievali della chiesa sono ancora perfettamente distinguibili: oltre il portale laterale, che mostra ancora e fieramente la decorazione gotica francese, si accede ad una grande aula sacra, suddivisa in tre navate.
L’aspetto della chiesa è austero e rigoroso, delicatamente illuminato dalle aperture della zona absidale.
All’esterno, un grande arco si addossa completamente agli edifici laterali, ed ospita un grande orologio “a due facce”: da una lato, quello a due lancette segna tradizionalmente l’ora.
Sull’altro lato, invece, il quadrante conserva solo una lancetta: lì il tempo si è fermato al 28 marzo del 1943, quando nel vicino porto una grande nave esplose, investendo moltissimi operai e passanti.
Il Museo del Sottosuolo


La Farmacia del Complesso degli Incurabili
Il decumano massimo, arteria viaria che percorre l’ultima parte del centro antico di Napoli, è forse una delle zone meno battute dai visitatori… Ma che conserva un vero e proprio scrigno di tesori nascosti!
Tra tutti, il più affascinante è proprio il complesso degli Incurabili. Gemma preziosa e fragilissima è la sua Farmacia: un piccolo edificio, il cui ingresso è accessibile da una vistosa doppia rampa di scale.
Entrando, il tempo pare essersi fermato: quasi del tutto intatta, conserva ancora la scaffalatura originale, su cui sono ancora oggi adagiati i preziosi vasi – che contenevano gli “ingredienti” delle ricette mediche.
Dal soffitto – arricchito da una preziosa tela che lo ricopre per intero, alle scaffalature, fino al piano di calpestio di entrambe le sale – in prezioso cotto maiolicato: in un ambiente dedicato alle cure mediche, ecco il trionfo del decorativismo napoletano, nella sua epoca più abbagliante.
La Cappella Sansevero e il Cristo Velato
Non basterebbero poche righe per descrivere tutto ciò che rappresenta: creatività, orgoglio dinastico, scienza e mistero si fondono perfettamente in un’atmosfera unica.
Dalla preziosa pavimentazione, alla raffinatissima decorazione del soffitto, passando per il ricco corredo scultoreo che cinge ogni angolo della cappella.
Nella cavea sotterranea, le due grandi macchine anatomiche sorprendono: due enigmatiche presenze si offrono alla vista di tutti, esempi di una grande e vivace attenzione scientifica.
Protagonista indiscusso resta sempre il Cristo Velato: un emozionante ritratto del corpo di Cristo giacente, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo grazie alla dovizia impressionante dei dettagli.
Tutto celebra il genio di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero: illuminista, mecenate, alchimista, letterato, accademico napoletano che ha fatto della sua cappella di famiglia un vero e proprio regno.
Dall’ingresso all’uscita, sarete completamente travolti dal suo mondo, affascinante e misterioso.